Pianta officinale
La pianta officinale si distingue da qualunque altro organismo vegetale in quanto, nel momento in cui viene introdotta nel corpo umano o animale, oppure viene messa semplicemente a contatto con parti di esso, agisce farmacologicamente sull’organismo, anche in modo lieve.
Alla fine del 1800 nelle Piante Medicinali si è riusciti ad identificare molte molecole responsabili degli effetti terapeutici delle droghe detti Principi attivi.
I principi attivi positivi rintracciabili nelle piante officinali sono numerosi e diversi tra loro.
Ci sono gli Alcaloidi, gli Eterosidi, gli Oli Essenziali, le Mucillagini, le sostanze tanniche, le sostanze resinose e le sostanze amare. Ognuna di queste classi di costituenti può essere presente in più erbe e arbusti e una stessa specie può contenere al suo interno vari principi attivi combinati tra loro.
Proprio per questo ogni singola pianta officinale può agire più fronti ed essere intervenire su malesseri diversi.
Piante e Sostanze contenute negli prodoti Tredi Faramaceutici sono autorizzate dal MINISTERO DELLA SALUTE con DECRETO del 9 luglio 2012 che Disciplina l’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali, (G.U. 21-7-2012 serie generale n. 169), con effetti fisiologici che sono volti ad ottimizzare le funzioni dell’organismo nell’ambito dell’omeostasi, secondo il modello definito al riguardo dal Consiglio d’Europa [Homeostasis, a model to distinguish between foods (including food supplements) and medicinal products – 07.02.2008].