Nome scientifico: Calendula Officinalis
Parte utilizzata: fiori
Contiene:
Sostanza amara non definita, acido malico, glicosidi triterpenici, alcoli triterpenici, steroli, carotenoidi, flavonoidi e cumarine, olio essenziale, polisaccaridi, mucillagine, gomme, resine, fenoli, tannini pirogallici, vitamina C, manganese.
Azione farmacodinamica:
Favorisce il trofismo e la funzionalità della pelle, del sistema digerente e possiede una aziona emolliente e lenitiva.
lenitive (componente non saponificabile composta da flavonoidi e mucillagini),
Immunostimolante (componente polisaccaridica),
protettiva contro i danni causati dalle radiazioni solari (caroteni),
effetto antiflogistico sulla cute sensibile e infiammata, stimola la riepitelizzazione, accelerano il turn over epidermico e promuove l’attività dei fibroblasti del derma favorendo la sintesi del collagene (flavonoidi).
Descrizione:
Conosciuta ed apprezzata fin dai tempi più remoti la calendula, che é detta comunemente "fiorrancio", é un'erbacea annuale, o una perenne suffruticosa, assai diffusa sia in natura che coltivata.
FUSTO: I fusti sono verdi, robusti, succulenti, ramificati e ricoperti da una fine peluria. Essi raggiungono anche il mezzo metro di altezza.
FOGLIE: Le foglie sono oblunghe, con il margine dentato, prive di picciolo, di un color verde pallido, pelose verso la base del fusto.
FIORI: Appaiono da aprile a novembre, e anche oltre, i fiori giallo arancio, profumati, che si chiudono al calare della luce. Essi contengono molti benefici principi attivi e vanno raccolti preferibilmente nelle prime ore del mattino.
HABITAT: La zona di coltivazione della vite é la stessa ove si trova con facilità anche la calendula selvatica.
COLTIVAZIONE: Non vi sono difficoltà; è possibile la coltivazione in vaso. I fiori durano a lungo dopo la raccolta
ESPOSIZIONE: La calendula é una pianta che gradisce un terreno ricco e ben lavorato e una posizione soleggiata. Teme più di ogni altra cosa l'eccesso di umidità che può far sviluppare delle malattie risolvibili con trattamenti a base di zolfo.
RIPRODUZIONE: La moltiplicazione avviene per semina, spesso spontanea se il substrato é tenuto smosso in superficie.
CRESCITA: Ogni cespo ha necessità di disporre di una trentina di centimetri di terreno o poco meno. Per avere una fioritura protratta risulta utile cimare le piante.
RACCOLTA: I capolini floreali si raccolgono in prossimità della fioritura, cioè in maggio se la semina é stata autunnale o in agosto nel caso della semina primaverile.
CONSERVAZIONE: I fiori vanno essiccati velocemente ma a bassa temperatura, Perché‚ non perdano i caratteristici colori vivaci che li fanno tanto apprezzare nei pot-pourri.
IN CUCINA: Le foglie delle calendule si possono aggiungere alle insalate; i petali freschi vengono usati per aromatizzare il pesce e per guarnire. I petali essiccati servono a preparare un aceto aromatico: una manciata di petali basta per mezzo litro d'aceto bianco o rosso, dopo 40 giorni di macerazione (in un vaso a chiusura ermetica) si filtra il tutto e si imbottiglia.