Descrizione
I bioflavonoidi, conosciuti anche come vitamina P, non corrispondono pienamente alla definizione di una vitamina.
Si tratta di sostanze idrosolubili, vivacemente colorate che appaiono spesso nella frutta e nelle verdure.
Sono spesso presenti insieme alla vitamina C e sono stati scoperti contemporaneamente.
I bioflavonoidi danno colore ai fiori, alle foglie e agli steli. In natura ne esistono almeno 500 varietà.
I componenti dei bioflavonoidi sono la citrina, l’esperidina, la rutina, flavoni e flavanoli.
I bioflavonoidi sono stati scoperti dapprima nei segmenti bianchi degli agrumi e poi nei succhi.
Vi è una quantità dieci volte superiore nella parte commestibile dei frutti a quella presente nel succo colato. Sia le cipolle che l’aglio contengono bioflavonoidi, dei quali si conoscono ormai le proprietà anticancerogene. In molte erbe sono stati scoperti bioflavonoidi antiallergici (vedi allergie nella Parte V). Fonti di bioflavonoidi sono i limoni, le uva, le prugne, l’uva sultanina, i pompelmi, le albicocche, il grano saraceno, le ciliege, le more, le bacche della rosa canina (per sapere quali sono gli altri alimenti ricchi di bioflavonoidi consultate la Parte VIII).
I bioflavonoidi erano ritenuti essenziali per un assorbimento ed un uso corretto della vitamina C, ma questo loro ruolo è stato messo in discussione. Tuttavia i bioflavonoidi aiutano la vitamina C a mantenere il collagene, il cemento intercellulare, in buone condizioni.
I bioflavonoidi agiscono da antiossidanti, impedendo l’ossidazione da parte degli enzimi contenenti rame, della vitamina C e della adrenalina. Essi inoltre chelano il rame dall’organismo. Sono vitali per il rafforzamento dei capillari e per diminuire la loro permeabilità. Queste azioni contribuiscono a prevenire emorragie e rotture di capillari, a sostenere i tessuti connettivi e a predisporre una barriera contro le infezioni.
Assimilazione ed immagazzinamento
Le proprietà di assorbimento e deposito dei bioflavonoidi sono molto simili a quelle della vitamina C.
Essi vengono prontamente assorbiti dal tratto intestinale e immessi nella corrente sanguigna.
Quantità in eccesso vengono eliminate attraverso le urine e la traspirazione.
Effetti da carenza e sintomi
I sintomi di una carenza di bioflavonoidi sono strettamente legati a quelli di una carenza di vitamina C.
Sono particolarmente note come tali sintomi le perdite di sangue, emorragie e facili ematomi.
Una carenza di vitamine C e P può essere un fattore predisponente per reumatismi e febbre reumatica.
La quercetina, un bioflavonoide, se assunta insieme alla vitamina C è efficace nella cura del raffreddore comune e ha anche un’attività antivirale contro la poliomielite, i reovirus, i virus Coxsackie e i rinovirus.
I bioflavonoidi sono sostanze antiinfiammatorie, esplicano azione antispasmodica e immunomodulante, sono utili per rafforzare i capillari e possono contribuire a prevenire l’influenza. I bioflavonoidi si sono rivelati efficaci nel trattamento della fragilità capillare, e si è riscontrato che riducono al minimo le contusioni che si verificano negli sport da contatto, nelle persone predisposte agli ematomi ed in quelle ipertese.
La rutina è particolarmente utile nella prevenzione di perdite di sangue frequenti dovute a vasi sanguigni indeboliti.
Qualche volta viene usata nel trattamento delle vene varicose, delle emorroidi, dei crampi notturni ed altri problemi circolatori.
Si ritiene che la propoli dia energia e rafforzi il sistema immunitario, ma non ci sono prove scientifiche che sostengano queste teorie.
I bioflavonoidi presenti nel biancospino possono avere effetti benefici per chi soffre di angina. L’effetto è simile a quello del farmaco digitossina.
I bioflavonoidi sono l’ingrediente attivo del succo di cardo mariano, usato per la cura di malattie epatiche.
I bioflavonoidi vengono talvolta utilizzati nel
trattamento delle emorroidi e contribuiscono a impedire che le pareti dei vasi sanguigni diventino fragili.
I bioflavonoidi sono stati utilizzati nella cura delle ulcere e delle vertigini causate da labirintite, una malattia dell’orecchio interno.
Si è riscontrato che una fragilità dei capillari era il fattore scatenante principale di entrambe queste malattie.
L’asma è stata trattata con successo con la somministrazione dei bioflavonoidi.
Questi ultimi sono stati anche usati come agente protettivo contro gli effetti dannosi dei raggi X.
Sono anche utili nel trattamento di disturbi come gengive sanguinanti, eczema e predisposizione alle emorragie.
L’utilizzazione delle vitamine C e P sembra che aiuti nella cura di reumatismi e febbre reumatica.
I disturbi ai vasi sanguigni dell’occhio che colpiscono i diabetici sembrano reagire ad un trattamento a base di bioflavonoidi e vitamina C. Somministrate insieme, queste due vitamine sono risultate benefiche nel trattamento della distrofia muscolare, in quanto abbassano moderatamente la pressione sanguigna.
Il dott. Carl Pfeiffer ha somministrato dosi orali da 50 milligrammi di rutina a pazienti depressi.
I suoi studi hanno mostrato che la rutina ha un effetto stimolante-sedativo sul cervello.
Vi sono anche indicazioni del fatto che la rutina, in dosi orali da 60 milligrammi, incrementa l’istamina nel sangue e abbassa il rame nel siero, la qual cosa è di beneficio per gli schizofrenici.
In Francia, i bioflavonoidi sono stati usati con successo per un certo numero di problemi ginecologici.
I medici hanno riscontrato che i composti di flavoni possono sostituire efficacemente gli ormoni nelle terapie per curare l’irregolarità dei cicli o i dolori mestruali non causati da danni anatomici. Alcuni dei composti hanno prevenuto emorragie e regolato il flusso mestruale dopo l’inserimento di dispositivi contraccettivi intrauterini. I bioflavonoidi e la vitamina C, se presi insieme possono essere efficaci nella prevenzione dell’aborto abituale. Possono anche ridurre la gravità dei sintomi dell’Herpes, anche se in questo campo sono necessarie ricerche più approfondite.
Ricerche eseguite su esseri umani
1.Bioflavonoidi e artrite reumatoide. Ad una donna di 52 anni sofferente di artrite reumatoide in entrambe le mani, polsi, gomiti, alla spalla destra e alle caviglie, sono stati somministrati 3.000 milligrammi di complesso di bioflavonoidi.
Risultati. Dopo sette giorni avvertiva un miglioramento. Due settimane più tardi il dolore era praticamente scomparso, la sua digestione era migliorata e l’azione intestinale era normale. La pressione sanguigna scese da 190 a 176, al termine delle cinque settimane di cura aveva molta più resistenza e il movimento delle articolazioni era nettamente migliorato. (dott. James R. West, Morrel Memorial Hospital, Lakeland, Florida, come riportato in Rodale, The Encyclopedia for Healthful Living, pag. 30.)
2.Bioflavonoidi e duodenale. Trentasei casi di ulcera duodenale sanguinante sono stati trattati con capsule di bioflavonoidi oltre che con una dieta a base di una mistura di succhi d’arancia, latte e gelatina in dosi da 150 grammi ogni due ore, fino alla cessazione della perdita di sangue. Le capsule di bioflavonoidi sono state somministrate oralmente in ragione di 3-9 capsule al dì.
Risultati. Ogni forma di emorragia è cessata al quarto giorno. Poi i pazienti sono stati sottoposti ad una dieta blanda. Alla dieta sono stati aggiunti integratori vitaminici e bioflavonoidi. Tutti i pazienti hanno reagito con una ricostruzione della mucosa ed un ritorno del condotto duodenale allo stato normale. Il trattamento complessivo ha avuto la durata di 12-22 giorni. Non si è riscontrato alcun ritorno delle perdite di sangue per un periodo di oltre due anni per 23 dei 36 casi. In 12 pazienti non si sono manifestate disturbi da ulcera per oltre un anno e anche gli altri pazienti hanno ottenuto buoni risultati dal trattamento, non avendo sofferto di disturbi da ulcera per 4 mesi. (dott. Samuel Weiss, dott. Jerome Weiss e dott. Bernard Weiss, American Journal of Gastroenterology, Luglio 1958, come riportato in Rodale, The Encyclopedia for Healthful Living, pagg. 70-71.)
3.Bioflavonoidi e Labirintite (Malattia dell’orecchio interno). Nove casi sono stati trattati con 4-6 capsule di bioflavonoidi al dì e con una diminuzione di sale nella dieta.
Risultati. Miglioramenti si sono verificati in un arco di tempo da tre a sei giorni. I sintomi di vertigine, perdita dell’equilibrio e nausea sono stati curati con successo e senza ricadute. (dott. Theodore R. Miller, Eye, Ear, Nose and Throat Monthly, Settembre 1958, come riportato in Rodale, The Encyclopedia of Healthful Living, pagg. 72-73.)
Azione farmaco dinamica:
Antiallergica, Antivirale, Antiepatotossica, Antinfettiva, Antiinfiammatoria, Antiosteoporotica, Antitumorale, Antiaggregante piastrinica, Gastroprotettiva, Immunomodulante, Ipocolesterolemizzante, Riequilibrante sull'apparato endocrino, Spasmolitica.