GLICINA
La glicina è un aminoacido non essenziale che rientra nella costituzione di molte proteine presenti nei muscoli, nei tendini oltre a essere precursore (insieme ad altre sostanze) di diverse importanti molecole del nostro organismo tra le quali il glutatione, creatina e ormone della crescita (vedi schede corrispondenti). Un'alimentazione equilibrata fornisce circa 2 g di glicina al giorno.
Effetti dimostrati Allevia i sintomi spastici. Effetti possibili Potenzia l'effetto di alcuni farmaci anticonvulsivanti. Utile nel trattamento della schizofrenia. Effetti non dimostrati Esplica attività ergogenica. Utile nel controllare il metabolismo lipidico. Utile nel trattamento dell'ipertrofia prostatica. Avvertenze Controindicazioni – Soggetti affetti da anuria; epatopatie.Effetti collaterali – Dosi fino a 1 g al giorno sono ben tollerate. Per dosi superiori lievi disturbi gastrointestinali. Sovradosaggio – Nessun caso noto nell'uomo. Dosi da 3-4,5 g al giorno hanno provocato alterazioni del ritmo cardiaco e morte nei ratti. Interazioni – In teoria potrebbe avere effetto additivo se somministrata contemporaneamente ad antispastici. Dose efficace In genere 1 g al giorno (nel trattamento della schizofrenia si arriva anche a 90 g al giorno).
Dalla letteratura internazionale si può concludere che l’assunzione di glicina al fine di incrementare la produzione endogena di alcune molecole (in particolar modo creatina e ormone della crescita) si può definire inutile o utile esclusivamente in particolari casi patologici; per il glutatione invece gli studi sono ancora pochi per poter dare una risposta sicura. Si può quindi concludere che, allo stato delle conoscenze attuali, la supplementazione di sola glicina sembra essere perfettamente inutile; si rammenta invece l’importanza di una dieta corretta ed equilibrata, all’interno della quale deve essere presente un adeguato apporto proteico.
A causa del suo ridotto gruppo laterale, può inserirsi in molti spazi dove altri amminoacidi non possono. Ad esempio, solo la glicina può essere l'amminoacido interno di una elica di collagene.
L'evoluzione ha preservato la glicina per molto tempo in alcune posizioni di alcune proteine (ad esempio nel citocromo C, nella mioglobina e nell'emoglobina), dato che la sua mutazione ad un amminoacido diverso e più ingombrante potrebbe portare ad un'alterazione consistente della struttura della proteina.
La maggior parte delle proteine è costituita da piccole quantità di glicina. Una notevole eccezione è il collagene, di cui invece ne costituisce circa un terzo.
INOLTRE:
Nel 1994 un gruppo di astronomi dell'Università dell'Illinois, guidati da Lewis Snyder, annunciò di aver scoperto molecole di glicina nello spazio, ma la notizia si rivelò infondata. Otto anni dopo, nel 2002 Lewis Snyder e Yi-Jehng Kuan dell'Università Normale Nazionale di Taiwan rifecero la scoperta, questa volta vera. L'evidenza dell'esistenza di molecole di glicina nello spazio interstellare è venuta dall'identificazione di 10 linee spettrali tipiche della glicina in segnali raccolti da radiotelescopi.
Sulla base di simulazioni condotte al computer ed esperimenti di laboratorio, si ipotizza che la glicina si sia formata per esposizione alla luce ultravioletta di ghiaccio d'acqua contenente semplici molecole organiche (metano, ammoniaca).
Prima della glicina furono scoperte più di altre 130 molecole organiche nello spazio, tra esse gli zuccheri e l'etanolo, ma la scoperta degli amminoacidi, che rappresentano i mattoni fondamentali della vita, destò molto più interesse.
Questo non prova che la vita esista fuori dalla Terra, ma ne rende certamente la possibilità più probabile; è anche un indiretto appoggio all'idea della panspermia, secondo la quale la vita sulla Terra è giunta dallo spazio.
Funzioni fisiologiche
La glicina è un neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale, specialmente nel midollo spinale. Quando i recettori della glicina sono attivati, gli ioni cloruro entrano nel neurone, che subisce una iperpolarizzazione per la quale la cellula tende a rimanere in uno stato inibito. La stricnina, un farmaco convulsante, agisce bloccando i recettori della glicina. La glicina è anche un agonista dei glutammati per l'attivazione dei recettori dell'NMDA.