La bromelina è un enzima proteolitico, cioè in grado di degradare proteine in aminoacidi.
Il nome di questa sostanza deriva da Bromeliaceae, termine con cui è indicata la famiglia botanica dell'ananas.
Chimicamente si distinguono quattro frazioni di bromelina, con formule chimiche leggermente differenti tra loro, sebbene alcuni autori suggeriscano che le diversità si produrrebbero durante i processi di purificazione. Comunque, visto che le varie frazioni posseggono attività sovrapponibile, si utilizza comunemente la miscela nella forma naturale.
Dove si trova la bromelina
La prima forma di bromelina è stata individuata nel frutto dell'ananas, e successivamente, nel gambo dove si trova nella forma più concentrata. Per questa ragione la bromelina presente in commercio viene generalmente ricavata da quest'ultima fonte, visto che l'utilizzo del frutto da parte dell'industria alimentare ne fa innalzare il costo, mentre il gambo è uno scarto della produzione alimentare.
Proprietà e uso
Come accade frequentemente con gli estratti vegetali, l'azione del fitocomplesso è più efficace dell'assunzione dei principi attivi isolati, tuttavia in commercio la bromelina, per le sue numerose proprietà, si può trovare anche estratta dall'anans (cioé di origine naturale), oltre che sintetizzata chimicamente sotto forma di farmaco.
La bromelina, ha azione digestiva per gli alimenti ricchi di proteine, in quanto è un enzima proteolitico e quindi in grado di scindere le proteine in aminoacidi, rivelandosi efficace nelle dispesie.
La Bromelina è utilizzata anche per migliorare la circolazione e il trofismo cutaneo, in quanto svolge un'azione antitrombotica, perché in grado solubilizzare le placche arterosclerotiche, ostacolando così la formazione di trombi all'interno dei vasi sanguigni. Per questa ragione si rivela utile in presenza di vene varicose e nei disturbi del sistema circolatorio.
Questa sostanza è inoltre impiegata come antiedemigeno, particolarmente efficace nel trattamento delle infiammazioni localizzate dei tessuti molli associate a traumi, nelle reazioni tissutali postoperatorie e in presenza di edemi o cellulite (lipodistrofia localizzata), ecchimosi ed ematomi in quanto accelera il riassorbimento degli stravasi emorragici.
La sicurezza dell'impiego della bromelina rispetto ad altri farmaci antiinfiammatori deriva dalla differenza nel suo meccanismo di azione: infatti, laddove i classici FANS inibiscono la cicloossigenasi, bloccando la sintesi di prostaglandine, la bromelina invece incrementa la produzione di prostaglandine ad attività antiinfiammatoria a discapito di quelle ad attività pro-infiammatoria, evitando così il danno gastrointestinale tipico di questa categoria di farmaci.