
Il licopene è un carotenoide (isomero aciclico del betacarotene), responsabile della colorazione rossa del pomodoro; essendo un potente antiossidante il licopene viene consigliato per ridurre l’incidenza di alcuni tipi di cancro, dell’arteriosclerosi e come sostanza antinvecchiamento.
Il licopene è sintetizzato da vegetali e microrganismi, ma non da animali, la forma naturale è quella termodinamicamente più stabile.
L’organismo umano non è in grado di sintetizzare licopene e lo assorbe dai cibi: nel plasma (è il carotenoide predominante) è presente sotto forma di miscuglio di isomeri, nel quale il 50% è rappresentato dalla forma cis-.
Sebbene sia conosciuto come antiossidante, il licopene (come la vitamina C) esplica la sua attività bioprotettiva con meccanismi ossidativi e non-ossidativi.
A differenza di altri carotenoidi (come il betacarotene) il licopene non può trasformarsi in vitamina A e quindi la sua azione contro i radicali liberi deve considerarsi completamente autonoma e non dovuta a una qualche trasformazione in altre sostanze antiossidanti.
Dal momento che il licopene è lipofilo (“amante” dei grassi), è concentrato nella frazione delle lipoproteine LDL e VLDL del plasma.
Il licopene è inoltre presente nelle ghiandole surrenali, nel fegato, nei testicoli e nella prostata.
Sulle proprietà del licopene non è lecito dubitare poiché tutte le ricerche sono concordi.
I livelli plasmatici di licopene (a differenza di quanto avviene con altri carotenoidi) non sono in stretta correlazione con il licopene assorbito da frutta e verdura.
E'sistono dei fattori che riducono notevolmente l’assorbimento di questa sostanza e il semplice consiglio di cibarsi di pomodori o altra verdura contenente licopene è decisamente ottimistico.
Il pomodoro viene spesso citato come fonte ottimale di licopene, Ma spesso provoca intolleranze ed allergie.
La quantità di licopene è proporzionale alla temperatura del luogo di coltivazionee al grado di maturazione.
Inoltre la biodisponibilità di licopene è incrementata a seguito della cottura (per questo i prodotti alimentari a base di pomodoro sono una fonte migliore di licopene rispetto al pomodoro fresco: salse, succo, passata, ketchup) perché la temperatura altera la sua forma chimica facilitandone la digestione.
Il licopene è cioè uno dei casi in cui la cottura migliora il valore nutritivo di un alimento.
E'liposolubile, l’assorbimento aumenta ulteriormente quando il licopene viene assunto con olio o grassi.
Bastano queste poche righe per capire, per esempio, come il licopene contenuto nell’anguria sia veramente poco biodisponibile: l’anguria infatti non viene mai consumata scaldandola e di solito è assunta a scopo dissetante, quindi senza olio o grassi.
L’organismo umano non è in grado di sintetizzare licopene e lo assorbe dai cibi: nel plasma (è il carotenoide predominante) è presente sotto forma di miscuglio di isomeri, nel quale il 50% è rappresentato dalla forma cis-.
Sebbene sia conosciuto come antiossidante, il licopene (come la vitamina C) esplica la sua attività bioprotettiva con meccanismi ossidativi e non-ossidativi.
A differenza di altri carotenoidi (come il betacarotene) il licopene non può trasformarsi in vitamina A e quindi la sua azione contro i radicali liberi deve considerarsi completamente autonoma e non dovuta a una qualche trasformazione in altre sostanze antiossidanti.
Dal momento che il licopene è lipofilo (“amante” dei grassi), è concentrato nella frazione delle lipoproteine LDL e VLDL del plasma.
Il licopene è inoltre presente nelle ghiandole surrenali, nel fegato, nei testicoli e nella prostata.
Sulle proprietà del licopene non è lecito dubitare poiché tutte le ricerche sono concordi.
I livelli plasmatici di licopene (a differenza di quanto avviene con altri carotenoidi) non sono in stretta correlazione con il licopene assorbito da frutta e verdura.
E'sistono dei fattori che riducono notevolmente l’assorbimento di questa sostanza e il semplice consiglio di cibarsi di pomodori o altra verdura contenente licopene è decisamente ottimistico.
Il pomodoro viene spesso citato come fonte ottimale di licopene, Ma spesso provoca intolleranze ed allergie.
La quantità di licopene è proporzionale alla temperatura del luogo di coltivazionee al grado di maturazione.
Inoltre la biodisponibilità di licopene è incrementata a seguito della cottura (per questo i prodotti alimentari a base di pomodoro sono una fonte migliore di licopene rispetto al pomodoro fresco: salse, succo, passata, ketchup) perché la temperatura altera la sua forma chimica facilitandone la digestione.
Il licopene è cioè uno dei casi in cui la cottura migliora il valore nutritivo di un alimento.
E'liposolubile, l’assorbimento aumenta ulteriormente quando il licopene viene assunto con olio o grassi.
Bastano queste poche righe per capire, per esempio, come il licopene contenuto nell’anguria sia veramente poco biodisponibile: l’anguria infatti non viene mai consumata scaldandola e di solito è assunta a scopo dissetante, quindi senza olio o grassi.
Effetti dimostrati
Una dieta ricca licopene diminuisce il rischio di alcune forme cancerose (carcinoma prostatico).
Una dieta ricca licopene diminuisce il rischio di alcune forme cancerose (carcinoma prostatico).
Avvertenze La colestiramina e il probucolo (due farmaci con funzioni antilipemizzanti) riducono i livelli plasmatici di licopene del 30-40%.
Similmente a quanto accade per il betacarotene, gli effetti benefici sono migliori se le fonti di licopene sono naturali.
Similmente a quanto accade per il betacarotene, gli effetti benefici sono migliori se le fonti di licopene sono naturali.